I Disturbi della Comunicazione

Un disturbo di comunicazione può interessare l’udito, la voce, la parola, il linguaggio o una combinazione dei medesimi. Un problema in un’area della comunicazione può avere ripercussioni su un’altra: ad esempio le ipoacusie inficiano la capacità di regolare l’intonazione o il tono della voce e possono risultare in un disturbo vocale. La perdita dell’udito causata da un’infezione dell’orecchio può interferire con lo sviluppo del linguaggio. Tutti i disturbi di comunicazione, inclusi i disturbi della voce, possono interferire con il rendimento scolastico e le relazioni sociali del bambino!

Ne esistono di diversi tipi:

Ipoacusia:

La perdita dell’udito deriva in genere da difetti genetici nei neonati e da infezioni dell’orecchio o cerume nei bambini più grandi. Se i bambini non reagiscono ai suoni, hanno difficoltà a parlare o sono lenti nel rispondere, è possibile che abbiano un problema di udito. Se non viene trattato, il deficit uditivo può impedire lo sviluppo verbale, sociale ed emotivo del bambino.L’ipoacusia è relativamente diffusa fra i bambini. Circa l’1,9% dei bambini ha problemi di udito e in più di 1 su 1.000 testati è stata riscontrata perdita permanente dell’udito, con e senza sintomi. Questo disturbo è leggermente più diffuso nel sesso maschile. Se non si riconosce e tratta il problema, la capacità del bambino di parlare e comprendere il linguaggio può essere fortemente debilitata. L’ipoacusia può risultare in problemi scolastici, disturbi relazionali, isolamento sociale e difficoltà emotive.

Disturbi della voce:

il più delle volte raucedine. Questi problemi derivano in genere da un uso eccessivo della voce per lunghi periodi, dal parlare a voce troppo alta o da una combinazione delle due cose. Molti bambini con disturbi della voce presentano piccoli noduli sulle corde vocali. I noduli guariscono in genere con la terapia della voce e raramente richiedono una chirurgia.

Disturbi della parola:

il bambino fa fatica a produrre il suono vocale, pertanto non è in grado di comunicare in modo sensato. Circa il 5% dei bambini al primo anno di scuola elementare soffre di un disturbo della parola. Fra di essi vi sono: Voce di qualità ipernasale: Questo disturbo è causato solitamente da una palatoschisi o un’altra malformazione del volto. Balbuzie: La balbuzie durante lo sviluppo inizia tipicamente fra i 2 e i 5 anni d’età ed è più comune fra i ragazzi. La causa dell non è nota, può avere ha origine emotiva. Disturbi di articolazione: I bambini che soffrono di disturbi di articolazione hanno difficoltà a formare i suoni perché non riescono a controllare e coordinare i muscoli per produrre la parola; alcuni bambini hanno problemi a livello del sistema nervoso e non riescono a coordinare i muscoli della parola. La difficoltà di coordinamento muscolare può provocare problemi di deglutizione (disfagia). La logoterapia è utile in molti disturbi della parola.

Disturbi del linguaggio:

La capacità di usare, comprendere o esprimere il linguaggio può essere compromessa in bambini altrimenti sani. Questo disturbo viene chiamato Deficit Specifico del Linguaggio (DSL). L’abilità di comunicare del bambino è notevolmente danneggiata e di conseguenza anche le sue opportunità educative, sociali e attitudinali. I problemi del linguaggio possono anche essere legati a anomalie genetiche, lesioni cerebrali, disabilità intellettiva, perdita dell’udito, incuria o abuso, autismo o a un disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Alcuni bambini sembrano guarire da soli mentre per altri è necessaria la logoterapia. In alcuni, la terapia non è molto efficace.

Diagnosi

Per diagnosticare i disturbi della voce e del linguaggio, i medici esaminano bocca, orecchie e naso. Eseguono i test dell’udito e valutano il sistema nervoso. Se sospettano un disturbo della voce, possono esaminare le corde vocali con uno specchio o un sottile tubicino di osservazione flessibile (il cosiddetto nasofaringolaringoscopio) inserito nel naso. I disturbi del linguaggio sono diagnosticati confrontando la capacità di linguaggio del bambino con il livello che si ritiene normale per la sua età. È importante che i genitori o gli assistenti facciano attenzione a eventuali problemi di comunicazione del bambino e parlino al medico se hanno qualche sospetto. Sono disponibili liste di controllo sulle tappe di sviluppo della comunicazione che consentono ai genitori e a chi si prende cura dei bambini di individuare eventuali problemi. Ad esempio, se i bambini non riescono a esprimere almeno due parole compiuto il primo anno d’età, potrebbero soffrire di un disturbo di comunicazione.

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