Disturbo del Linguaggio
COS’È: è un’alterazione di una o più abilità linguistiche.
SINTOMI E DISAGI: Il bambino a cui viene diagnosticata può non pronunciare bene alcune lettere, pronunciarle bene ma poi mischiarle casualmente tra loro formando parole non riconoscibili, conoscere una quantità di parole troppo esigua, non riuscire a fare frasi, avere difficoltà a seguire la corretta successione dei tempi mentre racconta cosa gli è successo. Nella stragrande maggioranza dei casi chi ha un disturbo del linguaggio presenta più difficoltà insieme perché come si può facilmente immaginare è difficile raccontare se non si riescono a formare delle frasi corrette che non lo possono essere se si conoscono poche parole e così via.
CAUSA: Le cause sono innumerevoli: dal non aver gattonato a 6 mesi al presentare sindromi diagnostiche più complesse sin dalla nascita. In ogni caso, a innescare un rallentamento dello sviluppo linguistico è stata la difficoltà a elaborare i diversi stimoli ricevuti dal mondo esterno. Il bambino con disturbo del linguaggio immagazzina più lentamente le esperienze che vive attraverso i suoi movimenti, i 5 sensi e le emozioni e, quindi, elabora le risposte adeguate da dare a chi interagisce con lui in tempi più lunghi. Cioè “non parla come un suo coetaneo”.
In questo groviglio di disagi e cause, mi preme farvi sapere che come in ogni concatenazione di eventi c’è sempre la causa iniziale e individuarla da l’opportunità di sciogliere il filo della matassa in tempi più brevi e con il minor sforzo possibile.
Aprassia
COS’È: è la difficoltà a compiere gesti coordinati e finalizzati a un determinato obiettivo.
SINTOMI E DISAGI: In età evolutiva, determina un disturbo dello sviluppo psicomotorio che si manifesta con difficoltà nella masticazione e nella deglutizione, nell’articolazione dei suoni linguistici, nell’attenzione e negli apprendimenti scolastici.
CAUSA: L’Aprassia è causata da una disfunzione neurologica.
Disartria
COS’È: è un disturbo dell’articolazione linguistica.
SINTOMI E DISAGI: debolezza, paralisi o perdita della coordinazione dei distretti anatomici che ci permettono di respirare e parlare (labbra, guance, lingua, velo palatino, laringe, diaframma, polmoni). Il paziente disartrico non presenta alcun problema di comprensione ma il suo linguaggio è poco comprensibile. In alcuni casi, il danno subito al sistema nervoso è così grave che il paziente ha una totale perdita della capacità linguistica.
CAUSA: secondario a danni del sistema nervoso centrale o periferico
In questo groviglio di disagi e cause, mi preme farvi sapere che come in ogni concatenazione di eventi c’è sempre la causa iniziale e individuarla da l’opportunità di sciogliere il filo della matassa in tempi più brevi con il minor sforzo possibile.
Afasia
COS’È: è un disturbo del linguaggio parlato e scritto.
SINTOMI E DISAGI: Le persone afasiche non riescono a articolare bene i suoni linguistici, hanno difficoltà a trovare la parola giusta per completare una frase, presentano una comprensione distorta di quello che gli si dice e nei casi più gravi, perdono completamente la funzionalità del linguaggio. Questi sintomi linguistici si accompagnano anche a paralisi neuromuscolari di una o più parti del corpo e a una diminuzione delle capacità adattive al mondo esterno fino a vedere compromesse anche le più semplici autonomie personali quotidiane.
CAUSA: L’Afasia è causata da una lesione cerebrale di natura vascolare e/o traumatica. In base alla gravità della lesione cerebrale e alla tempestività degli interventi riabilitativi necessari, i sintomi possono essere ridotti o scomparire del tutto.
I familiari delle persone afasiche devono cercare una valida rete socio-sanitaria di specialisti che li supportino durante il decorso della malattia
Deglutizione deviata
COS’È: La è il movimento innaturale della lingua e delle labbra durante la deglutizione.
SINTOMI E DISAGI: Provoca nei bambini una crescita patologica dei denti e delle ossa del viso e negli adolescenti e adulti problemi posturali, contratture dolorose al viso e alla zona cervicale, mal di testa, gonfiore e bruciore di stomaco.
CAUSA: La Deglutizione deviata può essere causata dalla personale conformazione anatomica, da problemi respiratori, da cattive abitudini orali. Nella maggior parte dei casi a determinarla è l’insieme di tutti questi fattori
I su scritti effetti che la deglutizione deviata ha sul corpo non solo allontanano le persone da un buono stato di salute ma compromettono anche la nostra capacità comunicativa. Non mi dilungherò sugli aspetti filogenetici ed embriogenetici che avvalorano questa mia affermazione ma vi chiedo se vi siete mai fermati a riflettere che il luogo del corpo dove si ingoia è lo stesso con cui si parla. Pensateci
Disfagia
COS’È: è l’impossibilità o il rallentamento a deglutire.
SINTOMI E DISAGI: Soffrire di disfagia significa vivere con ansia e vergogna ogni pasto quotidiano. Infatti, il soggetto disfagico non può distrarsi mentre mangia, ha ristagno di cibo in bocca, necessita di tossire prima, dopo e durante l’atto deglutitorio ed emette gorgoglii mentre parla.
CAUSA: Ha cause organiche come nelle persone nate con palato-schisi o sottoposte a interventi oncologici dell’apparato digerente o a chemioterapia e radar terapia; ha cause neurologiche come nelle persone che hanno subiti traumi cranici o neurologici.
Anni di esperienza presso il Policlinico di Napoli mi hanno dato la possibilità di lavorare molto con persone che incontrano questa difficoltà. Il percorso da fare all’inizio può sembrare faticoso ma i risultati ottenuti permettono realmente di condurre una vita più serena. Oltre al percorso riabilitativo vero e proprio è fondamentale accompagnare i pazienti durante i pasti e dar loro indicazioni sulle consistenze e le cotture dei cibi per rendere l’alimentazione più sicura e meno faticosa.
Disturbi Specifici di Apprendimento
COS’È: sono difficoltà nell’apprendimento scolastico delle abilità di lettura, scrittura e calcolo.
SINTOMI E DISAGI: Il sintomo più evidente nei bambini DSA è la difficoltà a rendere il processo di apprendimento veloce, accurato e con il minimo impegno attentivo. Per i bambini che hanno queste difficoltà è difficile rimanere concentrati per ore durante le lezioni e memorizzare i segni grafici che rappresentano lettere o numeri.
CAUSA: I Disturbi Specifici dei Apprendimento hanno origine in un faticoso sviluppo delle abilità motorie globali e fini, delle competenze linguistiche orali e delle capacità di attenzione, di memoria, di pianificazione ed esecuzione di azioni.
Partendo dalle cause di tale disturbo, il percorso terapeutico non deve prevedere solo un allenamento della scrittura, della lettura e del calcolo; piuttosto si deve basare sul potenziamento di tutte le abilità che occorrono al processo di apprendimento senza tralasciare la cura del suo stato emotivo. Questo è il motivo per cui la prevenzione in età pre-scolare è fondamentale. Non aspettate che vostro figlio viva la frustrazione di non riuscire a leggere come i suoi compagni di scuola. Affidatevi a un professionista già verso i suoi 4 anni per avere una valutazione accurata e dei consigli per prevenire l’insorgenza del disturbo.
Deficit dell’Attenzione e della Memoria
COS’È: è un’alterazione delle abilità di attenzione e di memoria.
SINTOMI E DISAGI: È una definizione molto vaga perché esistono vari tipi di attenzione e memoria che si usano in base al compito che si sta svolgendo. I tratti comuni alle diverse difficoltà possibili, sono: movimenti corporei continui e non finalizzati a scopi precisi, avversione all’ascoltare storie, insofferenza nel portare a termine un’attività, inadeguata relazione con i coetanei, adozione di comportamenti inappropriati al contesto relazionale.
CAUSA: Può essere un sintomo secondario ad altre disfunzioni come ipoacusia e disordine neuro cognitivo grave, danni neurologici o più semplicemente a cattive abitudini quotidiane . Molto presente in età evolutiva, può essere la causa di disturbi del linguaggio e dei disturbi degli apprendimenti scolastici.
È essenziale non sottovalutare tale disturbo perché a lungo andare sia che si è piccoli o che si è adulti, i diversi disagi vissuti con questo disturbo si traducono in un senso interiore di agitazione e di inadeguatezza, in ansia, in scarsa organizzazione delle proprie attività e in scadente resa lavorativa e sociale.
Balbuzie e Tachilalia
COS’È: sono distorsioni della fluidità del linguaggio che rendono le conversazioni innaturali e faticose.
SINTOMI E DISAGI: Il balbuziente parla facendo svariate interruzioni, frammentando parole, prolungando i suoni e rimanendo spesso senza fiato. Il tachilalico non articola bene i suoni del linguaggio a ha un ritmo respiratorio sincopato. Chi vive questo sforzo comunicativo presenta anche tensioni muscolari e disagi emotivi come sensi di colpa, frustrazione e scarsa autostima che a lungo andare gli condizionano la vita.
CAUSA: Sono causate dalla coesistenza di più fattori: debolezza dei muscoli della viso e del collo che quindi subiscono contrazioni non fisiologiche, cattive abitudini respiratorie, sviluppo linguistico non perfettamente adeguato, vissuti emotivi non efficacemente elaborati.
Viste le cause su scritte è intuitivo capire che può capitare a chiunque attraversare momenti durante i quali si balbetta o si “corre come un treno” rendendo le conversazioni meno chiare. Nei bambini, poi, esiste una fase ben distinta in cui questi sintomi sono molto frequenti proprio perché il linguaggio è in fase evolutiva. In questi casi il disturbo non si è affatto concretizzato ma comunque è possibile diminuire la frequenza di questi episodi.
Disfonia
COS’È: è un’ alterazione della voce che rende faticoso e innaturale la comunicazione
SINTOMI E DISAGI: Per la persona disfonica parlare è davvero stancante, a volte addirittura doloroso. Spesso si rimane senza voce o comunque il suo tono diventa completamente diverso.
CAUSA: La DISFONIA è causata da un modo di respirare e di parlare sbagliati. In alcuni casi essa è associata alla presenza di lesioni organiche benigne della laringe come noduli, polipi, cisti, prolassi ed edemi o da sue da alterazioni anatomiche indipendenti abitudini di una persona.
Curare la disfonia e soprattutto prevenirla è più facile di quanto possa sembrare e così come è vero che la voce è lo specchio dell’anima, prendersi cura della propria voce significa adottare abitudini quotidiane che aiutano la crescita del benessere globale di una persona.
Ipoacusia
COS’È: è la parziale o totale compromissione dell’udito. La si può classificare in ipoacusia lieve, moderata, grave o profonda a seconda della riduzione della capacità uditiva.
SINTOMI E DISAGI: Il disagio sensoriale della persona ipoacusica le provoca difficoltà nella comunicazione e nelle autonomie quotidiane. In particolare nei bambini l’intero sviluppo psicomotorio viene rallentato
CAUSA: Essa può comparire sin dalla nascita o inseguito a invecchiamento, malattie infettive, assunzione di farmaci ototossici, traumi fisici all’orecchio medio o alle strutture che interessano la coclea e le vie nervose.
La diagnosi e un conseguente intervento precoce fanno la differenza sull’impatto della quotidianità di chi soffre di ipoacusia. I soli apparecchi acustici possono non essere sufficienti a eliminare i disagi comunicativi in queste persone.
Insufficienza Velo Faringea
COS’È: è un’alterazione anatomica e funzionale di quel gruppo di muscoli (sfintere velo-faringeo) che separa la bocca dal naso.
SINTOMI E DISAGI: L’Insufficienza Velo Faringea compromette la deglutizione perché il cibo può deviare il suo percorso fuoriuscendo dal naso e compromette la qualità della produzione linguistica perché i suoni vengono prodotti con una non fisiologica fuoriuscita dell’aria dal naso e con un’articolazione scorretta soprattutto di vocali e consonanti come la C di Cane e la S di Sale.
CAUSA: Essa può derivare da alterazioni funzionali come ritardi mentali o ipoacusie, anatomiche come schisi palatine o come esiti di interventi chirurgici, neurologiche.
I genitori dei bambini con IVF si avvicinano prestissimo al mondo della riabilitazione proprio perché l’alimentazione è molto compromessa. Devono però sapere che fino a quando non sarà completo lo sviluppo del figlio non potranno del tutto abbandonare tale mondo: man mano che le strutture anatomiche cresceranno, infatti, i bambini hanno bisogno di allenarsi di nuovo affinché le varie funzioni vengano garantite. Ecco perché i trattamenti terapeutici sono caratterizzati dall’alternanza di cicli più o meno brevi fino alla tarda adolescenza.
Dislalia
COS’È: Il DISTURBO DELL’ARTICOLAZIONE del linguaggio, detto anche DISLALIA, consiste nella pronuncia scorretta dei suoni linguistici (sole tole, ciao tao, fata sata). L’incidenza maggiore di questa difficoltà linguistica si ha tra i tre e gli otto anni ma non è trascurabile il numero di adolescenti e adulti che chiedono il mio aiuto perché presentano ancora imprecisioni articolatorie a causa delle quali non sostituiscono le lettere ma le pronunciano falsandone il suono che diventa spiacevole all’ascolto.
CAUSA: Il disturbo dell’articolazione è causata da un errato movimento dei muscoli della bocca, da loro alterazioni anatomiche o da un funzionamento insufficiente dell’apparato respiratorio e uditivo (raffreddori e otiti ricorrenti, sordità) .
Non sottovalutate queste difficoltà anche se i vostri figli hanno poco più di due anni. Nella stragrande maggioranza dei casi la cattiva articolazione dei suoni provoca altre difficoltà linguistiche che vengono risolte in tempi più lunghi.
Demenza
COS’È: La DEMENZA o meglio, DISORDINE NEUROCOGNITIVO GRAVE è un cattivo funzionamento di quelle aree del nostro cervello che ci permettono di stare attenti, di pianificare un’azione, di prendere una decisione, di parlare, di adottare il giusto comportamento sociale, di memorizzare e apprendere cose nuove. Tale disordine viene classificato in DEGENERATIVO o IRREVERSIBILE e in NON DEGENERATIVO o REVERSIBILE in base alla malattia che lo ha causato.
SINTOMI E DISAGI: La persona affetta da un DISORDINE NEUROCOGNITIVO GRAVE perde pian piano le abilità motorie e cognitive acquisite durante la sua vita e questo
CAUSA: A causare tale disfunzione è la lesione neurologica di quelle aree cerebrali in seguito all’insorgenza di malattie neurodegenerative ( Alzheimer, fronto-temporale, con Corpi di Lewy, di Pick, di Parkinson, Corea di Huntigton, degenerazione Cortico-Basale, Paralisi, Sopranucleare Progressiva) o non degenerative (Normoteso, Infettive, Metaboliche, Psichiatriche)
Sia che si tratti di un intervento per rallentare il processo degenerativo delle aree cerebrali lese o di un trattamento che conduca alla loro funzionalità passata, il percorso riabilitativo logopedico deve far parte di un progetto terapeutico di equipe.